Bujinkan Budo Taijutsu

Il Sistema Bujinkan (武神館) è stato ideato dal Dottor Masaaki Hatsumi (初見良昭) e letteralmente tradotto significa “Casa del Divino Guerriero”. Il Dottor Masaaki Hatsumi è Sôke (ereditario legittimo) di nove tradizioni marziali tramandategli dal Gran Maestro Toshitsugu Takamatsu, ed esattamente:

15° Sôke della Gykan Ryû Koppojutsu (tradotto comunemente come “Scuola della verità, della lealtà e della giustizia”)
(義鑑流骨法術)

28° Sôke della Gyokko Ryû Kosshijutsu (tradotto comunemente come “Scuola della tigre diamantata”)
(玉虎流骨指術)

21° Sôke della Gyokushin Ryû Ninjutsu (tradotto comunemente come “Scuola del cuore immutabile”)
(玉心流忍法)

18° Sôke della Koto Ryû Koppojutsu (tradotto comunemente come “Scuola della tigre caduta”)
(虎倒流骨法術)

28° Sôke della Kukishinden Ryû Happo Hiken (tradotto comunemente come “Scuola delle tradizioni dei 9 Dei Demoni “)
(九鬼神伝流八法秘剣術)

14° Sôke della Kumogakure Ryû Ninjutsu (tradotto comunemente come “Scuola nascosta tra le nuvole”)
(雲隠流忍法)

26° Sôke della Shinden Fudo Ryû Dakentaijutsu (tradotto comunemente come “Scuola del cuore invariabile”)
(神伝不動流打拳体術)

17° Sôke della Takagi Yoshin Ryû Jutaijutsu (tradotto comunemente come “Scuola dell’alto albero con profonde radici nel cuore”)
(高木揚心流柔体術)

34° Sôke della Togakure Ryû Ninjutsu (tradotto comunemente come “Scuola della porta nascosta”)
(戸隠流忍法体術)

All’interno di questo sistema si studiano quindi una molteplice quantità di tecniche, sia a mani nude che con armi tradizionali, atte a rendere il praticante più sicuro di se stesso e consapevole del proprio corpo. Non bisogna avere doti particolari per la sua pratica ne avere precedenti esperienze in altre arti marziali ed è adatto a persone di entrambi i sessi e di qualsiasi età. E’ fondamentale precisare che il Budo Taijutsu (武道体術) è una disciplina marziale nel vero senso della parola e non uno sport da combattimento. Non ci si allena con protezioni particolari che falserebbero le tecniche apprese e non esiste alcun tipo di competizione o gare ne di forme ne di combattimento. Ciò non significa che durante gli allenamenti non si controllino i colpi inferti ma anzi si presta particolare attenzione all’evitare possibili incidenti.